Come lavare un maglione di lana

Lavare un maglione di lana può essere un’operazione molto delicata: indipendentemente dalla qualità del capo, il rischio di rovinarlo è alto se non si sa bene come fare. Tuttavia, seguendo alcuni accorgimenti, è possibile eseguire un lavaggio casalingo sicuro.

Innanzitutto è bene, prima di procedere a qualsiasi operazione, controllare l’etichetta di manutenzione del capo per leggere le istruzioni di lavaggio e stiratura create dal produttore.

Lavare un maglione a mano: la miglior soluzione

Per il detersivo, scegliere un detergente delicato e neutro, specifico per i capi in lana; meglio se formulato con sostanze biodegradabili non inquinanti, così da optare per una scelta eco-friendly.
Consigliamo di scegliere un detergente con della lanolina, la quale ammorbidisce i tessuti ed elimina l’elettricità statica.

Per il lavaggio eseguito a mano utilizzare una bacinella in cui versare il detergente e l’acqua (va bene sia fredda che tiepida, ma mai calda).
Immergere il capo al rovescio, e muoverlo in maniera delicata per qualche minuto, rimestando nell’acqua. Cambiare l’acqua insaponata con della nuova pulita e rimestate ancora; l’acqua va cambiata finché non sarà priva di schiuma. Infine sciacquare il capo molto bene, affinchè non rimangano tracce di prodotto nelle fibre del capo.
Poiché le fibre della lana temono gli sbalzi di temperatura, mantenete sempre la stessa durante il lavaggio e il risciacquo.
Una volta svolte queste operazioni è bene evitare di strizzare o strofinare il capo, perché potrebbe deformarsi; meglio schiacciarlo tra due asciugamani di colore neutro così da togliere l’acqua in eccesso, o in alternativa eseguire un ciclo di centrifuga a 500-600 giri.

Lavare un maglione di lana in lavatrice

Anche se non costituisce la scelta ottimale, ma comunque la più comoda, è possibile anche lavare il capo utilizzando la lavatrice.
Selezionare il lavaggio in acqua fredda, breve o specifico per la lana, sempre con un detergente delicato e neutro.

Anche in questo caso è consigliato evitare di strizzare o strofinare il capo, meglio o eseguire un rapido ciclo di centrifuga a 500-600 giri.

L’asciugatura perfetta

Per l’asciugatura mai appendere un capo in lana, si deformerebbe e verrebbero perse le misure originali. Meglio adagiarlo su una superficie piana in ombra e lontano da fonti dirette e prolungate di calore (il sole danneggia la fibra, rischiando inoltre che i prodotti usati in fase di finissaggio iniziale del capo creino macchie).

Se quest’ultima operazione avviene correttamente, il capo in lana non ha bisogno della stiratura. Se però dovesse risultare necessaria, è bene utilizzare il ferro a temperatura inferiore di 150°, e mai a diretto contatto col capo: meglio frapporre fra il capo (a rovescio) ed il ferro, un panno in cotone o lino, così da evitare che il ferro da stiro renda lucide le fibre del maglione.

Lavare il maglione senz’acqua

Un’alternativa all’acqua, se il capo non è sporco ma ha solo bisogno di essere rinfrescato, è costituita dal vapore.
È possibile appendere il capo asciutto nella doccia o sulla vasca e far scorrere acqua calda, raccogliendola in un catino e aggiungervi qualche goccia di olio essenziale profumato; oppure scaldare una pentola d’acqua, sempre con 2-3 gocce di olio essenziale, e metterla sotto lo stendibiancheria.
Il vostro maglione tornerà profumato senza dover utilizzare l’acqua.

Uno degli effetti di lavaggi scorretti, o troppo frequenti, è la comparsa di piling, delle piccole palline che si formano perché le fibre superficiali escono dal filo e si aggrovigliano. Per rimuoverle è sufficiente procurarsi un pettine per maglioni, oppure un leva pelucchi elettrico.
Tuttavia segnaliamo che la comparsa di pilling in un capo composto solo da fibre naturali è inevitabile, soprattutto nei prodotti in cui è utilizzato un filo cardato. Questo deve essere ritenuto un ulteriore segnale della qualità delle materie prime utilizzate.

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